TERZA SETTIMANA DI ALLENAMENTO PER I DECATHLON RUNDAYS

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Per il semplice fatto di non aver pensato di mollare qualsiasi cosa, credo di meritare un premio fedeltà.
E non scherzo eh.
Lo penso davvero!
In Sicilia il tempo è stato così bello e rilassante che io non me la sono proprio sentita di andare a correre alcune volte.
Ma ho deciso di portare a termine almeno una volta nella vita uno degli obiettivi che mi ero prefissa, e quindi eccomi qui, con la mia sempre crescente voglia di sconfiggere le paure e gli incoraggiamenti che sono arrivati dai social.
Prima sessione di allenamento che, come sempre, mi ha ridotta all'osso.
Vuoi perchè ho cominciato a correre dopo aver mangiato troppo, vuoi per mancanza d'abitudine mentale, ma è stata dura.

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#CORRIRUNDAYS : PREPARAZIONE, CAMBIAMENTI ED ESPERIENZE LUNGO UN NUOVO PERCORSO

I primi minuti, è tornata a farmi visita Pollon con tutti i simpatici amici del paradiso con cui lei è solita uscire per giocare.
Poi le cose sono decisamente migliorate, lasciando posto ad una sessione rilassata e piena di tante piccole soddisfazioni.
Sono riuscita a raggiungere un comune vicino casa, di corsa e senza affanni; ho avuto il tempo di osservare le cose belle che mi circondavano ed ho scoperto tristemente che il bivio che lo scorso anno mi ha cambiato la vita è stato portato via.

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La seconda sessione d'allenamento è filata liscia. 
Qualche fastidio muscolare, qualche piccolo languore davanti alla bakery del mio cuore e tanti ricordi lungo il cammino. Ma nulla di allarmante
La mia playlist Spotify sempre attiva, la musica da corsa presente e qualche pensiero dopo, ho concluso al meglio la sessione più strana e preoccupante dell'intero percorso.
A coronare i miei sforzi, la realizzazione di un piccolo sogno.
Da piccola, amavo e desideravo davvero tantissimo andare a correre sotto la pioggia.
Ma come avrete ben capito, son sempre stata la persona meno sportiva del pianeta.
Eppure oggi, nonostante tutto, nonostante le mie paure e la mia insicurezza diffusa, sono riuscita a chiudere la settimana e la sessione sotto la pioggia.

E diciamoci pure la verità: Prepararsi ai #CorriRunDays, comincia a piacermi sempre di più!

With love, Zaira
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DECATHLON HA FATTO USCIRE FUORI LA RUNNER CHE E' IN ME

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Sono passate due settimane da quando ho cominciato questo lungo viaggio in compagnia di Decathlon in preparazione dei RunDays.
Tralasciando gli acquisti, spesso futili ma divertenti, come la bellissima nuova borraccia con su scritto #fitgirl e la mia piccola crisi mistica con conseguente incidente di percorso in ospedale, nulla di rilevante nella mia vita.
Così credevo all'allenamento numero tre.
Dopo i primi due esami mistici in compagnia di Decathlon e con la supervisione di Roberto Nava, sempre pronto a spronarmi e consigliarmi saggiamente di abbandonare quelle bellissime merendine sul bancone del supermercato dietro casa, pensavo di mollare tutto.
Vuoi per la salute, vuoi perchè mi sentivo di esser tornata la solita pigra che tutti hanno conosciuto, ma volevo mollare tutto ed usare le mie bellissime scarpette Kalenji arancio fluo solo per andare a far shopping (E credetemi, dovremmo averne almeno un paio dentro l'armadio, perchè son la quintessenza della comodità e della leggerezza).
Arriva il terzo allenamento, si toccano di nuovo i tre chilometri.

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DECATHLON, MA CHE MI HAI FATTO?!


Io, giusto per non farmi mancare nulla, dopo aver messo nella sacca il mio telefono con la playlist a tema running, ho superato i quattro chilometri.
Io, che fino a qualche settimana fa, desideravo solo rotolare in una vasca piena di dolciumi e pasta all'uovo.
La stessa Zaira che credeva di aver visto i Nirvana, l'anima dannata di Cobain che canta Knocking on heavens door e la cara Pollon che declama Edipo Re in uno strabiliante greco antico, con tanto di lettura metrica e rigorose citazioni filosofiche.
Non so cosa sia scattato in me, non lo saprò forse mai, ma sono riuscita ad avere quella molla, quel qualcosa in più che mi ha portata a correre, sempre più lontano.
Senza pensare di essere inadatta, fregandomene altamente del corpo che mi diceva di smetterla, causa imminente crisi respiratoria.
Ho ridotto le abitudini malsane, specie sotto il profilo alimentare.
Detto addio ai cibi ipercalorici, alle bevande gassate e alla mia amata cioccolata.

Ho cominciato ad avere una nuova passione,e mi ci sono buttata a capofitto.
Arrivando al quarto allenamento a sfiorare l'obiettivo finale dei Run Days, ossia i cinque chilometri.
Tutto, con la sola forza della determinazione.
Perchè nonostante tutto, ci vuole tanta determinazione per mettersi in gioco.
E vi auguro di fare lo stesso, ogni giorno.


With love, Zaira




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#CORRIRUNDAYS: CORRERE E' LA SOLUZIONE GIUSTA?

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Durante la prima settimana di allenamento, coordinato in maniera meravigliosa tramite la app Decathlon Coach  ho pensato di aver toccato le vette di cui parlano spesso i monaci buddisti.
Sapete no, quelle cose molto mistiche, che parlano di luci in fondo al tunnel e qualche animale saltellante qua e la.
E per quanto detesti ammetterlo, son l'essere più fuori forma del pianeta.
Al primo chilometro, ho intravisto vagamente Pollon, al secondo, un mix di tutte le divinità religiose che conosco.
La prima settimana d'allenamento mi ha distrutta in tutte le maniere in cui una donna pigra e dedita al relax come me può esser distrutta.
Il primo allenamento è stato sicuramente il più duro, dal secondo, è apparsa solo Pollon, al chilometro tre e quarantacinque (Avendo così superato la media prescritta per quella giornata) a ballare e cantare la sua famosa canzoncina.

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DECATHLON #CORRIRUNDAYS: CORRERE SARA' DAVVERO LA SOLUZIONE A TUTTI I MIEI PROBLEMI?


La seconda sessione di allenamento è stata strana.
Mi son sentita quasi realizzata.
Come quando arrivi in cima ad una grossa montagna, senza aver utilizzato imbracature e senza aver chiesto aiuto a nessuno.
Ci sono riuscita, da sola e senza stress.
Sì, perchè si dice spesso che la corsa curi tutto, persino lo stress.
Questo è quanto mi è stato detto da una delle persone a me più care qualche tempo fa.
La verità è che per me, fare running, sta diventando una di quelle belle abitudini bisettimanali, e qualche volta, ma solo qualche volta eh, mi sembra pure bello provare a fare la terza sessione.
Poi mi fermo e penso che andando avanti così, divento troppo amica di Pollon, ed io non son mai stata così brava col greco da poter argomentare i miei pensieri.
Quindi per il momento, umilmente, mi fermo alle due sessioni consigliate.


With love, Zaira


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DECATHLON RUNDAYS: AFFRONTARE I PROPRI LIMITI E CRESCERE CON ESSI

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Diciamoci la verità: Io sono tutto, ma proprio tutto, fuorchè una sportiva.
Mettetemi a lottare per un paio di scarpe in saldo, ed in quello, sarò la migliore.
Ma non ditemi di cominciare a correre per vincere una medaglia o qualsiasi altra cosa, perchè io non ne sono capace.
Per farvi capire che essere pigro avete al vostro cospetto, vi racconto alcune parti di me di cui non vado esattamente fiera.
Correva l'anno 2009, ed io ero al primo anno di liceo.
Sapete com'è, si inizia l'ora di educazione fisica e si decreta subito chi, per i prossimi anni sarà la schiappa della classe.
Immaginate una me con lunghi capelli castano scuro, qualche indistinta acconciatura pseudo emo ed una tuta.