Sono nata il 30 Gennaio del 1996, ed oggi compio 22 anni.
Ventidue anni.
La seconda volta nella mia vita in cui vedo una cifra tonda nei miei anni, la prima in cui ne apprezzo il valore.
In questi ventidue anni son cresciuta ed allungata, ho amato tantissimo e sofferto, come qualsiasi essere umano che si rispetti. Ho scoperto tanto lungo questa esperienza strana e contorta che è la vita di ogni essere umano, ed ho scelto di condividerlo con voi.
A ventidue anni, si impara ad amarsi ed accettarsi per quello che si è e per cosa sappiamo essere anche al di fuori delle apparenze. Senza permettere a nessuno di mettere un freno alle nostre passioni ed inclinazioni, di farci sentire inadatti e fuori luogo.
Dai dieci ai ventuno anni, ho imparato a scrivere col cuore e senza nessuna falsa speranza o false attese. A mettere dentro alle mie parole tutta me stessa, la mia anima, il mio cuore e perché no, anche il mio dolore. Perché il dolore serve, proprio come serve la felicità. Così canta Brunori Sas, ed io a questo giro di giostra, voglio crederci fino in fondo, fino all'osso.
Già la felicità, questa mia strana ossessione per la felicità che mi accompagna da che io ne abbia memoria. Prima volevo essere la bambina piena di giocattoli, in un castello fatato, poi l'alunna migliore della classe, e alle medie, la più popolare della scuola. Senza contare tutte le fasi intermedie in cui volevo essere, a qualsiasi costo, con qualsiasi mezzo, uno dei componenti felici della famiglia del Mulino Bianco.
Ecco, la vera felicità l'ho scoperta a tredici anni, e senza quella ricerca ossessiva, non sarei riuscita a scrivere e raggiungere la felicità giorno dopo giorno.
Scrivere mi rende felice, ed è una delle cose più sensazionali che io potessi imparare in questi ventidue anni di vita.